CHIESA e ArciConfraternita del SS.mo ROSARIO

(Girifalco – Cz -)

La costruzione della Chiesa del SS.mo Rosario è posteriore al terremoto del 1783. Nella “Lista di Carico” al capitolo “Fabriche Religiose” non ne viene fatta menzione. Lo si desume da una memoria inviata al Vescovo di Squillace del Priore del tempo, Avv. Antonio Azzariti-Bova, in data 29.09.1920 nella quale si legge che ” in seguito alla promozione della Chiesa dei Padri Domenicani a Parrocchiale del paese, i confratelli con il lavoro e con tanti sacrifici ” ne costruirono una nuova dedicandola alla Beata Vergine del Rosario. E’ appena il caso di ricordare che l’attuale Chiesa Matrice divenne parrocchiale in seguito al terremoto del 1783 che distrusse i Pioppi Vecchi e le due Chiese che, attaccate l’una all’altra, sorgevano in quel rione. La Confraternita che ha sede nella Chiesa è, quindi, anteriore alla Chiesa stessa. Dai documenti esistenti in Archivio si rileva che in data 14.09.1778, sottoscritta da 55 confratelli con in testa il Priore Patrizio Bonelli, fu inoltrata alle competenti Autorità di Napoli richiesta di “Real Assenso” e sulla fondazione e sulle norme statutarie. Il “Real Assenso” fu concesso in data 19.01.1779 a firma di Matteo Gennaro Vescovo di Cartagina. La Confraternita sino a quando non fu costruita la Chiesa ” ebbe vita sotto la protezione dei Padri Domenicani che l’accolsero per tanti anni nella loro Chiesa“. Inoltre, con Regio Decreto n° 1133 del 19.04.1937, nei confronti del Sodalizio, fu emesso provvedimento di “Dichiarazione Formale dei Fini”.

Trascriviamo la richiesta del “Real Assenso”:

Li sottoscritti Fratelli della Laical Congregazione del SS.mo Rosario della Terra di Girifalco in provincia di Catanzaro prostrati ai piè del Real Trono di V.M…come per buon governo della Congregazione medesima hanno formato alcuni capi di regole: Supplicano impertanto compartirli Vostro Real Assenso, e beneplacito per maggior fermezza della medesima non solo sopra le suddette regole, ma pure sulla fondazione di essa Confraternita; ut Deus P…

Patrizio Bonelli Primo Priore supplico come sopra

Vincenzo Bonelli Secondo Priore

Tommaso Basile Tesoriere

Giuseppe Bonelli Segretario

Don Giuseppe Giampà

Giovanni Zaccone Mastro di Novizzi

Sacerdote Paolo Stranieri

Don Carlo Antonio Bongiorno

Sacerdote D. Clemente di Cristofaro….???

Sacerdote Pier Maria Conte

Sacerdote Don Pietro Antonio Catalano

Don Giuseppe Maria Misuraca

Don Vito Migliaccio

Notaio Francesco Bova

Don Giuseppe Marra

Don Vito Antonio…

Mastro Giovanni Bova

Don Carlo Magno

Michele Marinaro

Mariano Marinaro

Gregorio Rosso

Giovanni De Filippo

Giuseppe Stranieri

Giovanni Fragola

Cosmo Scicchitano

Vincenzo Longo

Cosimo Fodero

Francesco Vaiti

Salvatore Giampà

Segno di + di Andrea Saraceno

Segno di + di Andrea Migliaccio

Segno di + di Antonio Fragola

Segno di + di Antonio Cristofaro

…di Vincenzo Loiarro

…di Antonio Bonelli

…di Antonio Catalano

…di Cosimo Melina

…di Bruno Cilurzo

…di Bernardo Nesci

…di Bruno Nicotera

…di Domenico Vonella

…di Domenico Sestito

…di Domenico Gangale

…di Domenico Catricalà

…di Domenico Cilurzi

…di Domenico Stranieri

,,,di Domenico Antonio Defilippo

…di Tommaso Ferraina

…di Giuseppe Palaia

…di Paleologo …

…di Michele Nicotera

…di Michele Catalano

…di Matteo Stranieri

…di Mariano Defilippo

…di Michele Signorelli che li sudetti Fratelli soscriventi siano tali, quali il di cui carattere a me è ben cognito; e che li croci segnati tali sono pure e da me e da loro volontà sotto segnate che costituiscono la maggior parte dei Fratelli di detta Confraternità.

Lo testifico io, onde rogato per Girifalco li quattordici settembre 1778.

Ego Notarius Giuseppe Bonelli Terrae Girifalci manu signaque proprius.

 

REGOLE PER LA CONGREGAZIONE DEL SS.MO ROSARIO DELLA TERRA DI GIRIFALCO IN CALABRIA ULTRA

 

Prima Regola

Una tal Congregazione dovrà essere regolata dall’infrascritti officiali, cioè dal Priore, da due Assistenti, cioè primo e secondo, da un cassiere, Segretario, da due esattori, dal Maestro dei Novizi, e da due Sagristani. Che in detta Congregazione si dovranno considerare due classi: la prima, di quelli che pagano ogni mese tornesi tre per cadauno, quali in tempo della loro morte debbono godere i suffragi, esequie, e sepoltura purchè muiono in corrente, mentre morendo contumaci dopo un anno e mesi due restando di tutto esclusi, e dovendo godere, devono gli eredi pagare tutto l’attrasso. E la Seconda, di quelli che non pagano, ed in morte non avranno se non che la carica delle opere buone, che si faranno li Fratelli per tre Domeniche consecutive nella Congregazione e questi non avranno nè voce attiva, nè voce passiva.

Seconda Regola

Che l’elezione dell’Officiali si facesse il primo giorno dell’anno, nel modo seguente:

Il Priore che termina l’anno del suo governo dovrà nominare tre Fratelli dei più assidui, probi, e timorati di Dio, e questi un dopo l’altropassarsi per bussola segreta dei Fratelli e chi di questi tre avrà maggior numero di voti, cioè di uno di più della mettà de’ congregati, resterà eletto Priore, ed essendo tutti e tre esclusi, dovrà esso Priore far nuova nomina fintantocchè sortirà canonicamente l’elezione suddetta, e sortendovi parità di voti si…dalla sorte, e lo stesso dovrà praticarsi per l’elezione del Primo, e Secondo Assistente, dovendo questi parimenti nominar tre Fratelli per ciascheduno; sortita sarà detta nuova elezione, se gli darà dai Fratelli il possesso col canto del Te Deum ed a nomina  del novello Priore, colla maggioranza dei voti segreti dei Fratelli si eliggeranno il Cassiere, ed Esattori, e due Fratelli per Razionali per la visura dei conti dei passati amministratori.

Nella Domenica seguente all’elezione il Priore novello col parere de’ suoi assistenti eligeranno tutti gli altri soliti Officiali subalterni. Colla spiega però che prima di darsi principio a detta nuova elezione il Segretario distribuirà a ciascuno Fratello due legni, uno……voto inclusivo, e l’altro voto esclusivo, e così dovrà praticarsi in ogni bussola, che si dovrà fare.

Il Cassiere nulla possa spendere senza il mandato sottoscritto dal Priore, da uno degli Assistenti, e Segretario; ed in mancanza del Priore, dal Segretario, e da ambi gli Assistenti; porchè però la spesa non oltrepassi la somma di carlini dieci; mentre eccedendo, si dovrà proporre ai Fratelli, a porsi in esecuzione quel che si risolverà dalla maggior parte dei Fratelli con bussola segreta.

Terza Regola

Che non si potesse ricevere Fratello alcuno meno di 18 anni; il quale dovrà formar memoriale al Priore, e questo commetterne l’informo al Maestro dei Novizi, ed avendone buona relazione si proponga in Congregazione e concorrendovi la maggioranza dei voti segreti dei Fratelli, si ammetterà al noviziato per sei mesi sotto la direzione di esso Maestro dei Novizi; elassi i quali, essendosi portato bene, colla stessa bussola segreta, a maggioranza dei voti si ammetterà alla Fratellanza, con dover portare in congregazione alla Vergine SS.ma un’offerta di cera secondo le possibilità del nuovo aggregato a titolo di entratura; e quelli della seconda classe nell’atto del loro ricevimento faranno l’istessa offerta di cera, e morendo dentro l’anno non potesse pretendere il suffragio delle messe, ma solamente l’accompagnamento, sepoltura, e carità delle opere buone, come sopra. E morendo dopo il primo anno debba godere di più il suffragio di dieci Messe, ed una cantata e la cera nelle pompe funerali a spese della Congregazione; godendo ancora mentre vive della voce attiva, e passiva. Ed ancora detto Fratello defunto, come, alla morte debba avere la recita del primo notturno dei Morti, colla Libera, suono di campane, ed applicazione del Rosario di quella mattina; e questo da farsi nella prima Domenica susseguente alla morte di detto Fratello; e devono confessarsi e comunicarsi.

Quarta Regola

Che il Padre Spirituale debba attendere alle cose dello Spirito, di confessare, predicare, e far’altre opere di pietà senza ingerirsi nelle cose temporali, e che sia amovibile a piacere dei Fratelli. Che il Priore debba ordinare tutte le cose appartenenti alla Congregazione. Che l’Assistenti prevedessero a governare in assenza del Priore. Che il Cassiere debba tenere presso di sè la cassa dell’introito del denaro che perverrà; contenere dentro l’istessa cassa li libri di introito ed esito.Che li due Esattori debbono esigere le rendite, le limosine, ed altro, e subito lo dovessero depositare in cassa, con ritenere presso di loro un libro del denaro consigneranno al Depositario,o sia il Cassiere, il quale debba in esso di suo carattere notare il giorno, somma, e causa di detto interesse, e il Depositario in fine nell’anno dare conto in mano dei Razionali. Si dovrà a detti Esattori, subito che saranno eletti far la consegna di tutte le robe della Congregazione, con l’intervento di tutti gli Officiali, affine di darne essi conto. Che il Maestro dei Novizi debba correggere i Novizi, osservare i di loro portamenti. E riferire tutto al Priore; ed inoltre notare tutti i Fratelli, che  mancano, e non assistono alla Congregazione e registrare i Fratelli nei respettivi luoghi.Che il Segretario debba diligentemente scrivere tutte le conclusioni si faranno, elezioni, e tutt’altro appartenente alla Congregazione, nella quale vi debba essere un’archivio con due chiavi, una da tenersi dal detto Segretario, e l’altra dal Priore; ed ivi conservassino tutte le scritture. Finalmente che li due Sagrestani debbano attendere all’altare della Congregazione: alle feste, alle Messe, spazzar la Chiesa, ed assistere alle esequie, e campane, e a tutte le altre cose appartenenti alla Sagristia.

Quinta Regola

Che tutti l’Officiali sopradetti non possano governare più di un anno; e volendo confermare più di un’ anno, debba ciò seguire con voto pieno, e non più di un solo altro anno; e che gli amministratori suddetti, e Razionali non siano debitori alla Congregazione.

Sesta Regola

Che ogni mattina di Domenica, Feste principali, nelle sere di Venerdì di Marzo, ed otto giorni nelli Santi Esercizi Spirituali dentro la Quaresima si dovessero i Fratelli congregare dopo tre tocchi di campana……si principieranno l’opere di pietà, si dovesse leggere un libro divoto, e indi si principierà la Congregazione, con recitarsi un notturno e Laude dell’Officio piccolo della Vergine SS.ma, e dindi una terza parte di Rosario con le solite Litanie; in qual tempo si celebrerà la Messa; ed infine si debba dire il De Profundis per l’anima dei Fratelli defunti; nel giorno però della SS.ma Vergine del Rosario, ed in tutte le altre feste della Medesima, prima Domenica di ogni mese che dovrà esporsi il SS.mo, nelle quaranta ore…oltre di dover assistere tutt’i Fratelli suddetti dalli primi fino alli secondi Vesperi dovranno fare la Comunione Generale; e non venendo alcun Fratello in detti determinati giorni alla Congregazione senza causa, per la prima, e seconda volta sarà mortificato dal Priore discretamente, e mancando la terza volta si raddoppia la discreta mortificazione, e per due altre mancanze consecutive sia privo di voce attiva, e passiva; e se nonostante seguitasse a mancare…la maggioranza de’ voti segreti dei Fratelli, sia subito cassato dalla nota.

Settima Regola

Che nel giorno della Beata Vergine del Rosario, nel giorno di Pasqua dovendosi fare le processioni solenni con la statua di Maria SS.ma e Nostro Signore Resuscitato, come anche la sera di Giovedì Santo l’altra Solita……………colla Vergine Addolorata ed altri Misteri della Passione del Signore non che l’altra del SS.mo Sagramento nella Domenica infra ottava S. Corporis Christi, e nella fine delle quarantore, ed altre Processioni in ogni prima Domenica del mese, debbono tutti dopo il terzo suono della campana radunarsi, vestirsi di sacco e mozzetta con divozione ed edificazione del Popolo; e se detti Fratelli non assistono in detto tempo senza…causa dovranno pagare grana cinque di pena.–

 

*** Dalla “Lista di Carico” compilata per conto della Cassa Sacra all’indomani del Terremoto del 1783.

Cappella del SS.mo Rosario ff. 463-464

Rendita in denaro da Censi Bullali:

1)      Er. Di Vito Prejanò Peduto per capitale di ducati sei pagano in ciascun mese di agosto il censo bullale di grana 36.

2)      Er. di Rocco Migliaccio fu Giovanni versa per capitale di ducati 4, paga ut supra grani 24.

3)      Giovanni Signorello e Tommaso Saraceno per capitale di ducati 4 pagano ut supra grana 24.

4)      Rocco Trifari di Nicola per capitale di ducati sei paga ut supra grana 36.

5)      Er. di Domenico Palaia per capitale di ducati 5 pagano ut supra grana 36.

6)      Francesco Marinaro Toccio per capitale di ducati 4 paga ut supra grana 24.

7)      Mastro Francesco Antonio Giglio per capitale di ducati sei paga ut supra grana 36.

8)       Domenico Trifari di Nicola per capitale di ducati 5 paga ut supra grana 30.

9)      Giuseppe Morello per Rocco Signorello per capitale di ducati 7 paga ut supra grana 42.

10)  Mastro Tommaso Stranieri per capitale di ducati sei paga ut supra grana 36.

11)  Paolo Vitaliano per capitale di ducati 10 paga ut supra grana 60.

12)  Stranieri … per capitale di ducati 8 paga ut supra grana 48.

13)  Cosmo Vonella per capitale di ducati 8 e grana 50 paga ut supra grana 51.

14)  Stefano Vonella per capitale di ducati 6 paga ut supra grana 36.

15)  Andrea Saraceno per capitale di ducati 11 paga ut supra grana 66.

16)  Domenico Catalano di Antonio per capitale di ducati sei paga ut supra grana 36.

I Censi Bullali erano dei “legati” con i quali ci si assicurava la celebrazione di un determinato numero di Sante Messe di suffragio allorchè si era passati a miglior vita. Dall’elenco suesposto si rileva che nel mese di agosto nelle casse della Confraternita affluivano 621 grana, che corrispondevano a ca sei ducati.

 

Notarelle d’Archivio e di nostra memoria

La Congrega del SS.mo Rosario non dispone di un Archivio o meglio non si ebbe mai cura di istituirlo, comunque dalle carte che fortunatamente ci sono arrivate e ricorrendo ai nostri ricordi proponiamo qualche notarella riguardo i Priori che ressero il sodalizio nel secolo passato: Cav. Antonio Azzariti-Bova, Cav. Michele Catuogno, Dott. Pietro De Filippo.

*** Il Cav. Antonio Azzariti-Bova, o meglio il capitano Azzariti – grado gerarchico militare che ricoprì nella Prima Guerra Mondiale durante la quale, si diceva, contrasse amicizia con il Maresciallo Pietro Badoglio – resse la Confraternita dal 1920 al 1935 e nel tempo fu coadiuvato dai Segretari Ferraggina Pietrantonio (verbale del 25.09.1927), Riccio Saverio (verbale del 24.06.1929), Ferraggina Domenico (dal 1931 al 1935 come da verbali).Il Priore Azzariti-Bova fu uno strenuo difensore dell’autonomia e degli interessi della Confraternita.Dalle carte emerge un contenzioso sul titolo di proprietà del terreno limitrofo alle due Chiese, la Matrice e la Congrega, vanamente sollevato dall’Arciprete del tempo, R. D. Raffaele Lentini. Il Cav. Azzariti-Bova svolgeva attività forense presso la Pretura di Borgia.

 

Riportiamo la composizione del Seggio Priorale così come l’abbiamo extrapolata da un verbale dell’01. 11. 1931:

 1- Azzariti Bova Antonio   Priore

 2- Rizzello Michele              I° Assistente

 3- Caliò Domenico               2° Assistente

 4- Ferraggina Raffaele         Tesoriere

 5- Conte Giovanni                Esattore

 6- Amato Salvatore              Esattore

 7- Defilippo Giovambattista Revisore

 8- Sergi Michele                   Revisore

 9- Olivadese Vincenzo         Procuratore

10- Ferraggina Vito                Procuratore

11- Ziparo Salvatore                Procuratore

12- Vonella Giuseppe              Procuratore

Segretario Ferraggina Domenico

Notazioni riguardo alcuni componenti:

Rizzello Michele, falegname, abitava in Via Marconi.Passò alla storia per la sua partecipazione alla Tragedia Sacra “La Passione di Nostro Signore” nella quale interpretò la parte di Gesù Cristo;

Caliò Domenico, commerciante con negozio di merceria in Piazza Umberto Primo, là dove oggi ha sede l’Associazione “Belle Epoque”;

 Ferraggina Raffaele, ricco possidente di Girifalco, abitava alla discesa per la Piazza (Piazza Vittorio Emanuele) nel Palazzo (ora) Cefaly;

Defilippo Giovambattista, ebanista e pittore con laboratorio in Via Roma. Affrescò la Chiesa della Congrega e suoi sono alcuni quadri che in essa si conservano.

Ferraggina Domenico, commerciante con negozio in Piazza Umberto Primo. Fece parte dell’Amministrazione Comunale e ricoprì la carica di Vice-Sindaco.

*** Il Cav. Michele Catuogno subentrò al Cav. Antonio Azzariti Bova e resse il sodalizio sino al Novembre del 1973, anno della sua scomparsa. Resse il Priorato con dignità e la sua vita fu una continua testimonianza. Dedicò la sua esistenza al culto della famiglia, del lavoro e della pratica delle virtù cristiane.

Ottimo padre di famiglia, instancabile lavoratore, uomo probo e timorato da Dio.

Nel lavoro vide l’elevazione umana, praticò le virtù civili e religiose, non negò la giusta mercede all’operaio e fu di esempio agli altri! Ci è gradito ricordarlo sul Sagrato della Chiesa, in attesa che il Padre Spirituale, Don Peppino Palaia, di nostra carissima memoria, desse inizio alla celebrazione della Santa Messa. Gli facevano ottima corona i collaboratori del Seggio Priorale, un gruppo di confratelli, che come Lui avevano fatto del lavoro una religione e che erano noti per la loro serietà e probità. Ci tornano alla mente le bonarie figure di Paolo Marinaro (Via Marconi), del Cav. Nicola Stranieri (Via Marconi), di Marco Vonella (Via Fontana), di Felice Ziparo (Via F.lli Bandiera).

Don Michele era originario di Montauro e si sistemò a Girifalco in seguito al matrimonio che contrasse con la N.D. Gemma Pellegrini.Si integrò ben presto nel tessuto sociale di Girifalco godendovi stima e fiducia, tanto da essere designato ad incarichi civili.Nell’immediato dopoguerra, negli anni 1943 e 1944. infatti, Don Michele fu sub-Commissario Prefettizio al Comune di Girifalco.

*** Il Dott. Pietro Defilippo resse la Confraternita del SS.mo Rosario per più decenni, sino al 2010, anno della sua scomparsa. A lui va ascritto il merito se la Chiesa della Congrega è stata rimessa a nuovo così come adesso la possiamo ammirare.Con ciò non intendiamo ignorare, sottacere la collaborazione che i Confratelli del Seggio Priorale hanno dato al Farmicista Defilippo.E’ innegabile, però, che esista una distinzione di ruoli! Non tutti siamo nelle…condizioni di conseguire gli stessi risultati. L’eterno interrogativo se siano i generali a vincere la guerra oppure i soldati!

Sarebbe stato più che giusto che al Priore Pietro Defilippo fosse dato il minimo riconoscimento per l’opera svolta. E non sarebbe stato inopportuno, riteniamo,  se da parte del Seggio Priorale vi fosse stata la sensibilità perchè sul marmo posto a ricordo della riapertura della Chiesa fosse stato impresso anche il nome del suo dinamico ex-Priore.Il nome di Pietro Defilippo avrebbe espresso qualcosa di pù … del dato temporale!

Per saperne di più sul Priore Defilippo vai alla Sezione Non Dimentichiamo di questo “Sito”.

*** Riportiamo per dovere di cronaca la composizione dell’ultimo Seggio Priorale Presieduto dallo scomparso Dott. Pietro Defilippo e la composizione di quello in carica:

Seggio Priorale scaturito dalle elezioni svoltesi nel marzo del 1993:

Defilippo Pietro              Priore

Palaia Saverio Rosario   Vice Priore

Olivadese Giuseppe        Tesoriere

Olivadese Leonardo

Palaia Raffaele

Rosanò Giuseppe

Stranieri Salvatore

Composizione del Seggio Priorale in carica in seguito ad elezioni di rinnovo avvenute il 17 Gennaio 2010:

Olivadese Leonardo    Priore

Palaia Raffaele            Vice Priore

Olivadese Giuseppe    Tesoriere

Procopio Ivan              Segretario

Ferraina Francesco      Assistente

Migliazza  Barbara      Assistente

Stranieri Rocco            Assistente

Non possiamo, però, non ricordare, se pur a brevissime linee, alcuni confratelli del passato che si dedicarono con abnegazione alla Confraternita:

Defilippo Leonardo, un commerciate con negozio di generi alimentari in Via Fontana. Proverbiale era il suo dinamismo ed il suo entusiasmo;       

Giampà Rocco, ex dipendente dell’OPP (ex Ospedale Psichiatrico Provinciale): Uomo profondamente buono, nonostante i suoi acciacchi lo affliggessero,  si dava sempre da fare e si può dire che  abbia dedicato una vita intera al servizio della Confraternita;

Palaia Rosario Saverio, preziosa ed, all’epoca, insostituibile era e fu la sua collaborazione, tanto da confondersi con l’istituzione stessa! Fece parte del sodalizio della Congrega sino agli anni ’90. Era un fine artigiano, un sarto dalle cui mani venivano fuori … veri capolavori! Abitava in Via Marconi.   

 

Fonti di riferimento:

- Archivio Storico di Catanzaro, Lista di Carico;

- Archivio Storico di Napoli;

- Carteggio c/o Congrega SS.mo Rosario di Girifalco;

- Girifalco, Territorio da leggere-Prog. di Educazione Ambientale-Scuola Materna ed Elementare Anno Scol. 1995/96;  – PagineBianche  Anno IV n° 4 (Aprile 2000).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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