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Saccaru ( latino saccus ) s.m., chi teneva la conta dei sacchi in particolare durante la raccolta delle ulive.

Saccuna s.m., materasso ripieno di foglie di granturco.

Saccura’ha ( greco sakkos + rafis, saccos+rafis ) s. f., grosso ago adatto a cucire tessuti di grosso spessore.

Sagula ( greco mod. sagoula sagoula ) s. f., sagola, cordicella, cavetto.

Sajima ( latino sagina ) s. f., strutto, nutrimento, sostanza.

Sajitta ( latino sagitta ) s. f., varco attraverso il quale si fa passare l’acqua per irrigare i campi.

Saladdha s. f., telone di tela ruvida.

Salamida ( greco mod. salimida salimida ) s. f., geco, salamandra.

Salimuari ( latino salmuria; sal+moror ) s. m., ciccioli, i residuati della cottura delle parti grasse del maiale.

Sampavularu ( di San Paolo ) s. m., ciarlatano d’altri tempi che dava ad intendere di possedere la virtù d’incantare i serpenti.

Sanddieddhi ( inglese sandal ) s. m., scarpe. Fr.: Pigghiati li saddiedhi e vattinda, prenditi le scarpe ( alzati) e vattene!

Sanguetta ( latino sanguis ) s. f., che succhia il sangue, sanguisuga.

Sanvolau! ( francese s’envoler ) lcz., espressione tipica dialettale: sa pigghiau! Se l’è presa!

Sappuchijara v., scuotere, rimescolare, mandare qualcosa dal basso verso l’alto e viceversa. Fr.: Non mi sappucchijara ! Non scuotermi! Sappuchijara a posa ntra pignata, rimescolare i fagioli nella pignatta.

Sarcinala ( latino sarcinalis ) s. m., trave maestra di un tetto; persona alta e robusta.

Sarviettu ( francese serviette ) s. m., tovagliolo.

Sbiju s.m., svago, sollazzo, ricreazione.

Sbrittara ( voce onomatopeica ) verbo, scappare, andare via rapidamente, sfuggire, venir fuori all’improvviso.

Scadduna s. m., residuato caseario; persona di poco conto.

Scampara ( spagnolo escampar; latino ex-campo ) v., spiovere, cessare di piovere; uscire illeso, salvarsi.

Scandalu ( latino scandula ) s. m., assicella, in particolare le assicelle del tavolato del pavimento.

Scapilare ( latino excapulare ) v., liberarsi dagli impegni, abbandonare, lasciare il lavoro, smettere di lavorare.

Scarfara/arsi ( latino excalfacere ) v., riscaldare, riscaldarsi.

Scemecco ( inglese shoemaker ) s. m., calzolaio, ciabattino.

Schianare ( latino explanare ) v., spianare la pasta lievitata per fare le forme di pane.

Schietta e schiettu ( germanico/gotico slaihts ) m. e f., nubile, celibe, scapolo; puro, semplice.

Sciafferra ( francese chauffeur ; spagnolo chofer ) s. m., autista.

Sciampagnuna ( francese compagnon ) s. m, buontempone, scialacquatore.

Sciasciara v., sfasciare, togliere le fasce.

Scièccu ( turco esek ) s. m., asino.

Scifeddha ( vedi scifu ) s. f., la base sulla quale veniva deposta la cesta per fare il bucato.

Sci’hu ( greco skufos skufos ) s. m., truogolo in cui si versa il cibo al maiale; grande vasca rettangolare di legno nella quale, dopo averlo ucciso, veniva pelato il maiale.

Scola ( greco scolh scolè ) s. f., una delle parti in cui è diviso il terreno coltivato.

Scotulara/arsi ( latino concutere ) v., abbacchiare, far cadere, scuotere, spolverare; non impicciarsi, lavarsene le mani.

Scudiddhara v., slombare, rompere la schiena.

Scumparira-Scumpariscira ( latino comparere ) v., scomparire, sparire; fare brutta/cattiva figura.

Scupanara v., sgranare le pannocchie.

Seggia ( francese siége ) s. f., sedia.

Serpeddhizza ( spagnolo sobrepelliz ) s. f., indumento ecclesiastico, cotta sacerdotale.

Serra ( latino serra ) s. f., sega.

Serratura ( latino serratura ) s. f., segatura; serratura.

Sestito e Destito ( greco thtikos tetikos ) n. pr., operaio, lavoratore. Cognome diffuso in Calabria.

Sgrò ( greco sguros sguros ) n. pr., nero, dai capelli ricciuti. Cognome diffuso in Calabria.

Siddhi s. m., funghi porcini.

Sinala ( latino sinus/sinalis ) s. f., grembiule.

Siricu ( latino sericus ) s. m., il filugello.

Smicussu s. m., saccente, bellimbusto.

Sortita ( francese sortie ) s. f., uscita. Termine usato dal personale dell’ex Ospedale Psichiatrico, quando i turni erano a scadenza quindicinale. F.: Stasera siamo di sortita, questa sera saremo di uscita, smonteremo dal lavoro.

Sozizza ( francese saucisse ) s. m., salsiccia.

Spagnara v., avere paura.

Sparagnara ( francese epargner; germanico sparen ) v., risparmiare.

Sparpagnara ( francese parpaing ) v., scandagliare, esperimentare, provare, saggiare.

Spicanarda ( latino lavandula spica ) s. f., lavanda.

Spica ( latino spica ) s. f., spiga.

Spicuna s.m., pannocchia di granturco.

Spiddhusa ( greco spinthr spinter, donde spinterogeno ) s. f., scintilla.

Spinzu ( greco spiza spiza, spinos spinos ) s. m., il fringuello.

Spitu ( greco spidhs spidès; tedesco ant. spent ) s. m., spiedo.

Sponza ( greco spoggia sponghia; latino spongia )., aspersorio.

Sporcigghi s. m., conigli.

Spordiemi ( greco prosdemia, prosdemia; prosdev, prosdeo =legare ) s.m., avanzi di fili di tela, i fili che vanno dalla cimosa della tela al subbio del telaio, lembo dell’ordito non tessuto.

Sporteddha ( latino sportella ) s.f., piccola sporta , canestrino.

Sportuna ( latino sporta ) s.m., capiente ed alta cesta di vimini o di altro materiale legnoso adibita nel passato a deposito di cereali e di altre derrate alimentari.

Sprucchiamammi s.m., funghi.

Stabila ( latino stabilis ) s. m./agg., stabile, fermo; podere, fondo rustico.

Stacira ( latino sto ) v., stare.

Stagghiara ( francese tailler ) v., spartire, separare, dividere, limitare.

Stagghiola ( latino exta/ extilia ) f., involtino di interiora di capretto.

Stagghiu s. m., una parte di terreno limitata, piccolo podere in affitto.

Stamina ( latino stamen ) s. f., stame, ordito.

Staminara s. f., costolame di una barca, lunga pertica.

Starna ( inglese star ) s. f., diva, celebrità, una bella ragazza.

Statìa s. f., stadera.

Stigghi s. m., armadi, scaffalatura di un esercizio commerciale, stipi.

Sti’hinu ( latino stipo ) s. m., box, magazzino del frantoio dove venivano depositate/ammucchiate le ulive.

Stoccata agg., stanca.

Storu ( inglese store ) s. m., negozio.

Stracu ( greco ostrakon ostracon ) s. m., coccio.

Stroffa s.f., cespuglio.

Strudira ( latino destruere ) v., consumare, distruggere,logorare.

Strumbo ( greco strombos strombos ) s. m., corpo mosso in giro, trottola. Cognome.

Stuppa ( latino stuppa; greco stuppeion stuppeion ) s. f., stoppa, cascame di lino.

Suarma, Suarta ( francesismo ma/ta+ soeur, il possessivo è usato come enclitica ) s. f., mia/tua sorella.

Sucu/succu ( latino sucus ) s. m., sugo.

Suppa ( francese soupe ) s. f., zuppa, rancio.

Surfuru ( latino sulphur ) s. m., zolfo.

Suricia ( latino sorex ) s. m., sorcio, topo.

Suriciuarvu ( latino sorex + orbus ) s.m., talpa.

Surzumiedi ( francese ant. soursemée) s. m., carne panicata di maiale affetta di cisticerchi.

Susu ( latino sursum ) avv., in su, in alto, sopra, al piano di sopra.

Suzzu ( latino sus; greco sus sus ) s. m., gelatina di carne suina.

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