CHIESA dell’ANNUNZIATA
Sino agli an ni ’60 era fuori delle mura di cinta, in mezzo agli ulivi, in contrada Conella, proprietà della famiglia De Stefani.
Veniva aperta una volta all’anno, nella ricorrenza dell’Annunciazione alla Vergine Maria, salvo che il 25 marzo non venisse a cadere nel periodo di Quaresima. In tale ricorrenza con grande partecipazione di popolo, la Madonna, in processione, scendeva, dal paese e dopo la celebrazione della Santa Messa veniva riaccompagnata alla Chiesa della Congrega da dove era uscita. Ricordiamo che in tale ricorrenza con i rametti di un arbusto che cresceva intorno alla Chiesetta facevamo per devozione – strani, ma preconizzanti abbinamenti della pietà religiosa del popolo! – ” i cruciddhi “ , le crocette.
A partire dagli anni ’70, poichè  la Chiesa necessitava di essere riparata, la pia usanza della processione del 25 marzo fu interrotta. 
Con lo sviluppo edilizio la Chiesetta venne a trovarsi all’interno delle mura cittadine. Si pose, quindi il problema della sua restaurazione e riqualificazione, tanto più che il nuovo rione che andava e  andò sviluppandosi intorno ad essa era sprovvisto di luoghi di culto. Però, trattandosi di una Chiesetta sulla quale la Diocesi non aveva alcuna giurisdizione,  era prima da risolvere la questione giuridica per la cui soluzione i proprietari si dimostrarono più che disponibili a cedere il fabbricato alle autorità religiose.
E, quindi, se la parte nuova della cittadina dispone di un “Luogo di Culto” lo si deve alla  sensibilità della famiglia De Stefani che ha ceduto l’Annunziata alla Diocesi, insieme all’ampio spazio circostante, senza pretendere corrispettivo di sorta, o accampare alcun privilegio.  
I lavori di restauro all’interno della Chiesetta e di sistemazione dell’area antistante sono stati eseguiti dalla Ditta Concolino di Tiriolo su progettazione di un team di tecnici locali, il Geometra Orazio Mardente, l’Ingegnere Filippo De Stefani e l’Architetto Francesco Migliazza. Per quanto riguarda la parte finanziaria si è fatto fronte, oltre alla lodevole e munifica partecipazione alle spese da parte della famiglia Ciriaco-De Stefani, con contributi della Regione Calabria e con i fondi che la Parrocchia è stata in grado di mettere a disposizione.
La Chiesetta è stata riaperta al culto e consacrata dall’Arcivescovo Mons. Antonio Ciliberti, assistito dai Parroci Don Antonio Ranieri e Don Orazio Galati, nella  ricorrenza di Santa Lucia, il 13 Dicembre 2009.
Dalla” Lista di Carico” redatta all’indomani del terremoto del 1783 si rileva che in epoca anteriore al predetto sisma al posto dell’attuale sorgeva un’altra Chiesetta.
Era una” Cappella “ con proprie rendite in denaro da fondi rustici e da censi perpetui e bullali e il cui corpo edilizio era costituito dalla stessa Chiesetta con annessa una celletta per il Romito, l’eremita.
Cappella dell’Annunciata
Rendita in danaro da Fondi
1) Orto
Detto fondo è sito in territorio di Girifalco. Confina da ponente D. Domenico de Stefano, da Tramontana la Castagnarella e da Levante e Scirocco da strada pubblica. Contiene tomolata mezza di terreno. Vi esistono ulivi mal ridotti piedi n° 8 e un piede di gelso bianco. Fu valutato da Periti per ducati 15 in proprietà e per grana 75 in annua rendita. Nel disimpegno si dice affittato per il 1784 per grana sessanta.
Dato in carico al conduttore per annui grana 30.
Da Censi perpetui
1-Tommaso Saraceno per censo perpetuo…paga in ciascun mese di agosto grana 85.
Da Censi bullali
1 – Domenico Catalano, e per esso Domenico Migliazza per capitale di ducati cinque e grana 50
di Notar Vito Cimino del 1747
paga in ciascun mese di agosto il censo bullale di grana 33.
2 – Er. di Giuseppe Antonio Rosanò per capitale di ducati 10, come per istrumento di Notar Cimino del 1753 pagano ut supra grana 60.
3 – …per capitale di ducati 25 paga ut supra …15.
4 – Francesco Vonella e per esso Angela Iozzo e Giuseppe Maldente per capitale di ducati 5 e grana  cinquanta pagano ut supra grana 30.
5 – Andrea Tolone e per esso vedova di Antonio Trifari, sopra la vigna delli Scriselli per capitale    di  ducati 5 paga ut supra grana 30.
6 – Andrea del Fusco di Nicola per capitale di ducati 21 paga ut supra ducati uno e grana 23.
7 – Giovanni Stranieri e per esso Tommaso Verro per capitale di ducati 7 paga ut supra grana 42.
8 – Rocco Catalano e per esso Rocco Cimino per capitale di ducati 5 paga ut supra grana 30.
9 – Più lo stesso per altro capitale di ducati due paga ut supra grana 12.
10 – Er. di Rocco Migliaccio per capitale di ducati…paga ut supra grana 33.
11 – Giuseppe Maldente per capitale di ducati…paga ut supra grana 33.
II ° da Fabriche
“La detta Chiesa dell’Annunciata nella descrizione de’ Luoghi pii di Girifalco fatta da D. Gaetano “Cannatelli per ordine della Giunta così descrive:
” Chiesa dell’Annunciata
“Questa Chiesa è diruta da’ fondamenti.Distante dall’abitato senza materiale ed è lunga palmi 26, e larga 15 palmi…con una celletta anche diruta, che stava il Romito di palmi 15 in quattro.
Si evince, quindi, che l’ Annunziata, come Luogo Sacro, esista da epoca remota e l’originario fabbricato sia crollato durante uno dei movimenti tellurici antecedenti a quello dell’800, che arrecò incommensurabili danni alla Calabria con innumerevoli vittime ; e, che per lungo periodo non si sia posta mano perchè venisse riedificata. Il Cannatelli, infatti, la descrive “diruta da fondamenti… …senza materiali“.
Quello dei materiali da costruzione all’indomani del sisma del 1783 costituiva un problema non indifferente. Le autorità del tempo, per favorire la ricostruzione del patrimonio edilizio privato, disposero che molti e molti Luoghi di Culto – chiese, monasteri, conventi – non venissero ricostruiti. E’ impensabile che i materiali dell’Annunziata siano stati adoperati per la ricostruzione di edifici privati. Una presunta celerità con la quale si sarebbe proceduto alla ricostruzione delle abitazioni distrutte dal terremoto sarebbe in contrasto con le condizioni economiche delle popolazioni calabresi dell’epoca, post-terremoto.
In quanto ai materiali dei quali il Cannatelli rilevò l’assenza è da tenere presente che l’originaria Chiesetta era di piccole dimensioni e che l’intemperie abbiano fatto la loro parte, oltre all’uso improprio che di essi si sia potuto fare.
Ancora. Della Chiesetta dell’Annunciata non si trova menzione a nessun titolo nel verbale che l’Arciprete Bova redasse all’indomani del terremoto del 1783.
Sic stantibus rebus non è tanto peregrina la nostra convinzione seconda la quale l’Annunziata, come Luogo Sacro, esiste ab antico, da epoca remota, antecedente al sisma del 1783.
L’attuale struttura edilizia a quale epoca risale? A definirne i tempi di ri/costruzione ci viene in soccorso il millesimo impresso sulla campana secondo il quale la Chiesetta dell’Annunziata è stata ri/costruita nel XIX secolo. E a proposito, ritenendo di fare cosa gradita ai nostri visitatori, riportiamo la descrizione della campana dell’Annunziata così come l’abbiamo letta in un servizio apparso su PagineBianche a firma di Luigi Abbruzzo.
“Campana A: diametro della bocca 35,5 cm; altezza 31,5; nota di intonazione Sol#; finemente decorata: In alto all’esterno si legge “A.D. 1875 “; in basso è inciso il Sacro Cuore. Sul lato interno si legge PROVENZANO DI CORTALE ( la fonderia ) .”
All’interno della Chiesetta si ammira un bel quadro, olio su tela. Raffigura il soggetto dell’Annunciazione a Maria. Bellissimi, suggestivi, espressivi i chiaroscuri! Non è firmato, ma lo si attribuisce, per analogia, a Carmelo Zimatore ( 1850-1933 ). Il pittore di Pizzo Calabro affrescò le sale del Palazzo della famiglia De Stefani, già proprietaria della Chiesetta, e niente di più facile che i De Stefani gli abbiano commissionato il quadro dell’Annunciazione per l’omonima chiesetta.
Nel corso dell’anno (2011) sono state offerte alla Chiesa due Statue, l’una della Madonna di Lourdes, l’altra di San Domenico. Si tratta di due ex voto. La Madonnina, una fedele copia della statua della Grotta di Massabielle, è arrivata direttamente da Lourdes, commissionata da alcune devote – la Sig.na Pasqualina Stranieri e le Sigg.re Costanza Catuogno e Caterina Tommaselli – recatesi in pellegrinaggio nella Città d’Oltralpe. La Sacra Statuetta ha fatto il Suo ingresso nell’Annunziata in tempo ad accompagnare i fedeli nella pia pratica del Mese Mariano.
La Statua di San Domenico, invece, è stata offerta da un gruppo di devoti che portano il Suo nome. La benedizione della Sacra Immagine è avvenuta nella ricorrenza della festività del Santo, l’8 agosto, durante la “Celebrazione Eucaristica” concelebrata dai R.R.mi Parroci, Don Antonio Ranieri e Don Orazio Galati, e da Don Fabio Salerno che tenne l’Omelia di circostanza, in una Chiesa traboccante di fedeli.
La Chiesetta sul finire del 2012 si è impreziosita di altre…..gemme devozionali. Sono le immagini sacre di San Rocco e di Santa Illuminata.
L’una, quella del Santo Patrono del paese, una statua lignea offerta dallo scultore Carlo Marinaro fu Bruno, è stata benedetta il 28 Novembre dal Parroco Rev. Don Orazio Galati, l’altra, una pittura ad olio su legno di abete, offerta da una devota che porta il nome della Santa di Todi, Illuminata Stranieri, è stata benedetta il 29 Dicembre dal Parroco Rev. Don Antonio Ranieri.
Particolare significato ha avuto la donazione del quadro raffigurante Santa Illuminata. Infatti, nonostante da data immemorabile fosse presente nell’onomastica locale, della Santa Tudertina non si aveva alcuna notizia biografica tanto meno alcun riferimento iconografico.
A cerimonia conclusa ai presenti sono stati consegnati depliants contenenti notizie biografiche della Santa di Todi raccolte dalla devota che ha offerto il quadro.
Documenti consultati
Lista di Carico (Cassa Sacra) – Archivio di Stato di Catanzaro;
Pagine Bianche Anno IV N° 6 (Giugno 2000 pag.17);
Verbale redatto dall’Arc. Bova all’indomani del sisma del 1783 ( Archivio Parrocchiale di Girifalco).
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