Ricordiamo la Professoressa Clementina Tolone

Il 30 giugno dello scorso anno 2012 veniva a mancare la Professoressa Clementina Tolone. Le espressioni di solidarietà e di compianto con le quali la notizia del ferale evento passava da persona a persona denotavano la stima di cui la scomparsa godeva nella comunità locale. Nel dedicarle questo modesto ricordo mi balzano alla mente gli anni della mia adolescenza.
Con il fratello, il dottor Domenico, negli anni degli studi ginnasiali, eravamo a lezioni private  da Don Peppino Palaia. A Girifalco non vi erano Scuole Secondarie. E Don Peppino Palaia con la sua attività didattica che svolgeva a casa sua ovviava a questa carenza ed offriva una valida opportunità ai giovani che dopo le Elementari intendevano proseguire negli studi.
Donna Clementina!, con il vostro Mimì, Michele, Vincenzo e Turuzzo formavamo una gaia compagnia di bravi ragazzi. Ci davamo appuntamento nell’ampio cortile dell’avita vostra dimora e lo riempivamo delle nostre voci. Mamma, Donna Caterina, dall’alto della finestra interna si compiaceva ad osservarci non senza rivolgerci affettuose e premurose raccomandazioni. Ci divertivamo…. un mondo con i nostri giochi. E che giochi!, gareggiavamo nella corsa e giocavamo a nascondino. Non perdevamo, però di vista i compiti che l’indomani avremmo dovuto portare belli e fatti.
Don Peppino era sollecito sia ad elargire a piene mani…. crustula sia a comminarci le sue…… reprimenda! Le traduzioni da Fedro, da Esopo, da Cornelio Nepote, da Cesare erano per noi motivo ora di soddisfazione ora di….dolori!
Ricordo che nella bella sala che guarda incontro al sole di mezzogiorno e alla Chiesa di San Rocco vi era sistemata una lavagna sulla quale ci esercitavamo ad eseguire i compiti e a fare… scarabocchi. La signorina Clementina, invece, dalla sua stanza faceva arrivare i suoni prodotti dai suoi delicati tocchi, ma ancora incerti, sulla tastiera del pianoforte. Nel passato era solito che nelle famiglie di un certo spessore sociale venissero promosse e coltivate alcune inclinazioni, quale quella verso la musica. E a questa norma di buon costume dell’epoca non venne meno la famiglia Tolone la quale ebbe buon gioco stante l’inclinazione della giovane congiunta, tanto è che Donna Clementina divenne in seguito una brava docente di Educazione Musicale nelle nostre scuole statali.
Quando le condizioni climatiche lo permettevano per la famiglia Tolone era di prammatica la passeggiata vespertina, ed era abbastanza lunga! La famiglia al gran completo dalla “Piazza” si portava a “Sotto l ‘Annunciata,” SP per Borgia, all’epoca non ancora edificata e, quindi, extra_moenia. Naturalmente, dopo aver attraversato in lungo la cittadina, riverita ed omaggiata da chi per caso si imbatteva lungo quel percorso. E’ appena il caso di dire che il dottore Tolone, rivestì  la carica di Podestà (1935/1939). Quella podestarile era la massima carica amministrativa del paese. Il Fascismo, salito al potere, avviò un processo involutivo in senso antidemocratico ed accentratore della struttura del Paese. Furono sciolte le amministrazioni elettive, comunali e provinciali. E furono preposte a capo degli Enti Locali altre figure amministrative con potere monocratico, i Podestà, per i comuni e i Presidi per le Provincie.
E, sotto “l’Annunciata” la signorina Clementina, sotto gli occhi vigili di mamma e di papà, con la sua bici andava su e giù. La bici di Donna Clementina attirava l’attenzione e suscitava la curiosità specialmente di noi ragazzi. Era diversa da quelle che si era abituati a vedere. La sua bicicletta aveva la canna centrale del telaio incurvata verso il basso. E, sì, all’epoca era inconcepibile che una donna indossasse i pantaloni e, quindi, le bici necessariamente dovevano essere sia di genere…. maschile, sia di genere… femminile, cioè adattate alla bisogna!
Non fu detto mai che Donna Clementina nell’approccio con gli altri,  avesse fatto o facesse sentire il peso della sua condizione sociale. Era una persona buona, mite non soggetta ad ira o risentimento. Era una persona modesta, rifuggiva dallo sfarzo e nella sua semplicità o moderazione dei costumi denotava una dignità signorile d’altri tempi e incuteva rispetto. Conduceva vita ritirata casa-scuola-chiesa. Aborriva i rapporti umani? No! Detestava il… frastuono della vita moderna, Donna Clementina godeva di simpatia presso larghi strati sociali, popolari. La sua casa, infatti era frequentata da gente umile, semplice.
Con la scomparsa della signorina Clementina, come presenza in loco, è venuto meno i quel ramo della famiglia Tolone il cui capostipite, più vicino nel tempo, risale a Domenico Tolone, un insegnante elementare vissuto a cavallo dell’800 e del ’900,  essendo deceduto agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso. Infatti, il Dott.Domenico si è definitivamente stabilito a Roma, i cugini paterni vivono in Emilia.
A  margine di queste disadorne rimembranze e considerazioni tengo a rappresentare al dott. Domenico, carissimo amico sin dagli anni verdi, che ricordo Donna Clementina con molta simpatia e che è presente nelle mie preghiere! Mi risuona con nostalgia ciò che sentivo sussurrare alla fedele collaboratrice ogni  qualvolta mi annunciavo al citofono: E’ l’amico di Mimì mio.
Categorie: Non dimentichiamo
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