A ricordo dellla Santa Benedizione impartita
dal Rev.mo Parroco Don Antonio Ranieri
all’ Edicola Votiva dedicata
alla Beata Vergine Maria del SS.mo Rosario
e a San Rocco e San Sebastiano


Coniuges
Angela Soverati et Salvatore Stranieri
magna cum devotione
Anno D.ni MMVII

25/08/2007

Religiosità e laboriosità sono andate sempre di pari passo nelle nostre campagne. E della pietà religiosa diffusa nel mondo rurale le “cuanuli”, le “Edicole votive”, costituiscono una testimonianza tangibile. Di queste piccole costruzioni pullulano le nostre contrade. Trovano, ciascuna,  la ragion d’essere ora nell’ espressione di un ” ex voto “, ora nella particolare devozione al Santo di cui è raffigurata l’effigie. Sorgono tutte in punti strategici, alcune agli incroci dove gli occasionali viandanti, dopo essersi segnati e aver rivolto un intenso sguardo alla sacra icona, si accomiatavano e ciascuno continuava per la sua strada, altre in cima ad un’erta, come se l’immagine sacra dall’alto dovesse dare animo a chi sotto pesanti fardelli sulle spalle o sulla testa andava per la salita. Di quanti sforzi, di quanti sospiri  ci riferirebbe, se lo potesse!, l’immagine de l’ Hecce Homo!

Le ” cuanuli “ rappresentano un particolare aspetto di un mondo ormai mandato in archivio, ma al quale, ora, si sta attendendo per riscoprirlo, ne costituiscono prova le tesi di alcuni studenti universitari.

Questi piccoli tempietti (!), dovuti alla sensibilità religiosa delle vecchie generazioni, inoltre, così come si presentano dislocati, scandendo le tappe dei vari percorsi, hanno ovviato alla mancanza di una toponomastica rurale, infatti, molte contrade ne trassero, ciascuna, la denominazione. E ricordiamo:  “La cuanula de la Pietà”,  l’ “Arciuamu”, ” U Cora de Gesù”, San Giuseppe, ” I tri cuanuali”…

Le immagini della Madonna del Rosario e dei Santi, San Rocco e San Sebastiano, ai quali l’ edicola è dedicata, sono in perfetta sintonia con l’ambiente. Quella del Rosario era detta la festa dei contadini perchè con le loro generose offerte di grano e di granturco  contribuivano in modo sensibile  alle spese per i festeggiamenti; i Santi, Rocco e Sebastiano, l’uno Santo Patrono di Girifalco, l’altro Santo Patrono di Jacurso, erano detti “santi pastorali”, i nostri contadini mettevano sotto la loro protezione il loro bestiame perchè fosse preservato dal terribile morbo endemico, la peste.

Con l’ “Edicola Votiva” è stato realizzato un vecchio sogno nel quale confluiva la profonda devozione alla Madonna del SS.mo Rosario e ai nostri Santi Protettori, San Rocco e San Sebastiano

e l’amore, l’attaccamento alle tradizioni, non senza una velata aspirazione o un pizzico di umano orgoglio.

Siamo grati a tutti coloro che ci hanno consentito con le loro prestazioni di realizzare questa modesta opera che sin d’adesso intendiamo condividere con tutti coloro che in avvenire trovandosi a transitare per questa contrada vi sosteranno per una breve riflessione.

Angela Soverati
Salvatore Stranieri

Categorie: Società civile
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