Domenica 25 Aprile 2010 alle prime luci dell’alba il carissimo ed amatissimo dottore Salvatore Pacileo ci ha lasciati! Una malattia, che sin dall’inizio del suo apparire si mostrò ribelle a tutti i ritrovati della Scienza andando manifestandosi giorno dopo giorno nella sua implacabile recrudescenza, da un quinquennio lo aveva inchiodato a letto. Tutte le volte che ci siamo trovati in Piazza Umberto I° ed abbiamo alzato gli occhi a quel balcone abbiamo provato una forte fitta al cuore pensando al dramma umano che andava svolgendosi dietro quelle imposte socchiuse!Le sofferenze chiamato a sopportare gli valgano dinnanzi al Buon Dio quale catarsi redentrice dell’umana fragilità di cui ciascuno di noi è portatore! In paese, anche se il triste evento era più che temuto, la sua dipartita è stata motivo di profonda commozione e perchè ciascuno è andato con il pensiero alle sofferenze patite e per il personaggio in se stesso. Che il dott.Pacileo sia stato una persona rispettabilissima e molto stimata si è avuta la prova alla celebrazione delle sue esequie, una folla di estimatori, conoscenti ed amici sia del luogo sia accorsi dai paesi viciniori gremiva Piazza Umberto I° in attesa che avessero termine le esequie in chiesa e potesse porgere, quindi, l’estremo saluto alla salma ed esprimere alla famiglia – sorelle, fratello, cognati, nipoti e parenti tutti – le più sentite condoglianze.

Durante la difficile e dolorosa ultima fase della sua esistenza innumerevoli sono stati coloro che si sono portati da lui per manifestargli la loro vicinanza. E lui accoglieva tutti con la sua abituale e nota serenità, bonarietà, cordialità! Le volte – poche in verità e sinceramente ce ne rammarichiamo- che siamo andati a manifestargli la nostra premura, non solo quella nostra, i nostri occhi fissandosi a vicenda brillavano e i nostri cuori si inondavano di vaga tristezza!

Quanto e come avremmo desiderato essere dotati dell’estro poetico e quindi far sì che la nostra Musa si sciogliesse in un canto inneggiante alla signorilità, alla cordialità, alla bontà, alla dirittura morale, chi più ne ha ne metta!, tutte qualità personali che il dott. Pacileo assommava in sé! Pura retorica la nostra? Niente affatto! Di certo non la ritengono tale tutti coloro che l’hanno conosciuto ed hanno avuto modo di apprezzare le sue squisite ed ottime qualità morali.

Il dottore Pacileo era un vero signore, dotato di modi gentili con i quali si poneva con tutti, senza alcuna distinzione. Il suo modo di agire, di fare non era esteriorità, o apparenza, era il suo modus vivendi ed era spontaneo e sincero. Era una persona di parola e per questo ispirava fiducia e simpatia. In paese godeva della massima considerazione, prova ne siano i molti e molti giovani che lo hanno scelto quale loro padrino nel ricevere il Sacramento della Cresima e ancora i molti neonati tenuti da lui al Fonte battesimale. Nel dottore Pacileo si vedeva un modello di dirittura morale! L’occasionale visitatore del nostro sito nel leggerci potrebbe essere indotto ad immaginare un personaggio su di un piedistallo intorno al quale ci si girava, niente di tutto questo! Il dottore Pacileo era una persona socievole e…democratica. Persiste dinnanzi ai nostri occhi la sua gioviale figura, sempre di buon umore. Si accompagnava con tutti, fossero giovani o non, titolati o illetterati, professionisti o artigiani, trattava tutti con la medesima cordialità. Sembra di vederlo nel bar, luogo d’incontro d’altri tempi, a farsi la partita a briscola, passatempi di una volta, con il primo avventore che trovava o che sopraggiungeva nel locale.

Si era specializzato in Psichiatria ed aveva conseguito il Diploma Universitario di Direzione Tecnica-ospedaliera. Svolse per circa un quarantennio la sua attività professionale di psichiatra nell’ex OPP( Ospedale Psichiatrico Provinciale) di Girifalco e percorse tutti gli stadi della carriera sino ad essere incaricato della direzione del nosocomio. Le teorie di Basaglia sfociate nella “180″ non lo colsero di sorpresa. Sin dal suo ingresso nell’ex Psichiatrico aveva instaurato con i ricoverati a lui affidati un rapporto di cordialità, di amicizia e soprattutto di fiducia. Le sue apparizioni nei reparti dell’ospedale venivano accolte dai degenti con evidenti manifestazioni di gioia. Il dottore Pacileo si intratteneva in mezzo a loro, amico fra amici, li ascoltava, dialogava e nel frattempo condivideva con loro il piacere di una sigaretta che lui stesso offriva, ma ogni tanto non disdegnava di sfilarla dal pacchetto che il ricoverato con insistenza gli porgeva.

Fu un professionista che tenne alto il nome di Girifalco. La fama di bravo psichiatra ben presto si diffuse. Il suo studio di Girifalco era meta di pazienti provenienti da paesi anche molto lontani. Ebbe un’attività professionale molto intensa con il suo studio a Crotone, le consulenze a Villa Puca e all’ ex Sanatorio di Chiaravalle Centrale.

Sino a quando le disposizioni legislative vigenti glielo consentirono esercitò la professione libera quale medico di base riscuotendo consensi, stima e fiducia. Il suo studio privato, infatti, era meta di pazienti che si portavano da lui come se andassero dallo specialista. E svolse tale attività, di medico generico, all’insegna del servizio, infatti, non è stata mai notata in lui ombra di venalità, anzi spesso, principalmente nei casi di bisogno, forniva ai pazienti i farmaci necessari.

Da queste colonne rinnoviamo a tutti i familiari le nostre più vive e sentite condoglianze facendo presente che il loro amatissimo congiunto, della cui amicizia ci siamo sentiti sempre onorati da contrarre con il Sacramento della Confermazione la parentela spirituale, continuerà ad essere nel nostro cuore, nella nostra memoria, nelle nostre preghiere.

Domenica 25 Aprile 2010 alle prime luci dell’alba il carissimo ed amatissimo dottore Salvatore Pacileo ci ha lasciati! Una malattia, che sin dall’inizio del suo apparire si mostrò ribelle a tutti i ritrovati della Scienza andando manifestandosi giorno dopo giorno nella sua implacabile recrudescenza, da un quinquennio lo aveva inchiodato a letto. Tutte le volte che ci siamo trovati in Piazza Umberto I° ed abbiamo alzato gli occhi a quel balcone abbiamo provato una forte fitta al cuore pensando al dramma umano che andava svolgendosi dietro quelle imposte socchiuse!Le sofferenze chiamato a sopportare gli valgano dinnanzi al Buon Dio quale catarsi redentrice dell’umana fragilità di cui ciascuno di noi è portatore! In paese, anche se il triste evento era più che temuto, la sua dipartita è stata motivo di profonda commozione e perchè ciascuno è andato con il pensiero alle sofferenze patite e per il personaggio in se stesso. Che il dott.Pacileo sia stato una persona rispettabilissima e molto stimata si è avuta la prova alla celebrazione delle sue esequie, una folla di estimatori, conoscenti ed amici sia del luogo sia accorsi dai paesi viciniori gremiva Piazza Umberto I° in attesa che avessero termine le esequie in chiesa e potesse porgere, quindi, l’estremo saluto alla salma ed esprimere alla famiglia – sorelle, fratello, cognati, nipoti e parenti tutti – le più sentite condoglianze.

Durante la difficile e dolorosa ultima fase della sua esistenza innumerevoli sono stati coloro che si sono portati da lui per manifestargli la loro vicinanza. E lui accoglieva tutti con la sua abituale e nota serenità, bonarietà, cordialità! Le volte – poche in verità e sinceramente ce ne rammarichiamo- che siamo andati a manifestargli la nostra premura, non solo quella nostra, i nostri occhi fissandosi a vicenda brillavano e i nostri cuori si inondavano di vaga tristezza!

Quanto e come avremmo desiderato essere dotati dell’estro poetico e quindi far sì che la nostra Musa si sciogliesse in un canto inneggiante alla signorilità, alla cordialità, alla bontà, alla dirittura morale, chi più ne ha ne metta!, tutte qualità personali che il dott. Pacileo assommava in sé! Pura retorica la nostra? Niente affatto! Di certo non la ritengono tale tutti coloro che l’hanno conosciuto ed hanno avuto modo di apprezzare le sue squisite ed ottime qualità morali.

Il dottore Pacileo era un vero signore, dotato di modi gentili con i quali si poneva con tutti, senza alcuna distinzione. Il suo modo di agire, di fare non era esteriorità, o apparenza, era il suo modus vivendi ed era spontaneo e sincero. Era una persona di parola e per questo ispirava fiducia e simpatia. In paese godeva della massima considerazione, prova ne siano i molti e molti giovani che lo hanno scelto quale loro padrino nel ricevere il Sacramento della Cresima e ancora i molti neonati tenuti da lui al Fonte battesimale. Nel dottore Pacileo si vedeva un modello di dirittura morale! L’occasionale visitatore del nostro sito nel leggerci potrebbe essere indotto ad immaginare un personaggio su di un piedistallo intorno al quale ci si girava, niente di tutto questo! Il dottore Pacileo era una persona socievole e…democratica. Persiste dinnanzi ai nostri occhi la sua gioviale figura, sempre di buon umore. Si accompagnava con tutti, fossero giovani o non, titolati o illetterati, professionisti o artigiani, trattava tutti con la medesima cordialità. Sembra di vederlo nel bar, luogo d’incontro d’altri tempi, a farsi la partita a briscola, passatempi di una volta, con il primo avventore che trovava o che sopraggiungeva nel locale.

Si era specializzato in Psichiatria ed aveva conseguito il Diploma Universitario di Direzione Tecnica-ospedaliera. Svolse per circa un quarantennio la sua attività professionale di psichiatra nell’ex OPP( Ospedale Psichiatrico Provinciale) di Girifalco e percorse tutti gli stadi della carriera sino ad essere incaricato della direzione del nosocomio. Le teorie di Basaglia sfociate nella “180″ non lo colsero di sorpresa. Sin dal suo ingresso nell’ex Psichiatrico aveva instaurato con i ricoverati a lui affidati un rapporto di cordialità, di amicizia e soprattutto di fiducia. Le sue apparizioni nei reparti dell’ospedale venivano accolte dai degenti con evidenti manifestazioni di gioia. Il dottore Pacileo si intratteneva in mezzo a loro, amico fra amici, li ascoltava, dialogava e nel frattempo condivideva con loro il piacere di una sigaretta che lui stesso offriva, ma ogni tanto non disdegnava di sfilarla dal pacchetto che il ricoverato con insistenza gli porgeva.

Fu un professionista che tenne alto il nome di Girifalco. La fama di bravo psichiatra ben presto si diffuse. Il suo studio di Girifalco era meta di pazienti provenienti da paesi anche molto lontani. Ebbe un’attività professionale molto intensa con il suo studio a Crotone, le consulenze a Villa Puca e all’ ex Sanatorio di Chiaravalle Centrale.

Sino a quando le disposizioni legislative vigenti glielo consentirono esercitò la professione libera quale medico di base riscuotendo consensi, stima e fiducia. Il suo studio privato, infatti, era meta di pazienti che si portavano da lui come se andassero dallo specialista. E svolse tale attività, di medico generico, all’insegna del servizio, infatti, non è stata mai notata in lui ombra di venalità, anzi spesso, principalmente nei casi di bisogno, forniva ai pazienti i farmaci necessari.

Da queste colonne rinnoviamo a tutti i familiari le nostre più vive e sentite condoglianze facendo presente che il loro amatissimo congiunto, della cui amicizia ci siamo sentiti sempre onorati da contrarre con il Sacramento della Confermazione la parentela spirituale, continuerà ad essere nel nostro cuore, nella nostra memoria, nelle nostre preghiere.

Categorie: Non dimentichiamo
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3 commenti
  1. andrea pacileo scrive:

    ho letto solo oggi questo ricordo molto dolce del mio amato zio Salvatore. Grazie di cuore per la sensibilita’ e l’affetto dimostrati.
    Andrea Pacileo

  2. syrol scrive:

    al mio caro padre mentale e spirituale (mi hai presa per la mano e mi hai accompagnata a piedi nudi nella mia anima,grazie tesoro)

  3. Giuseppe Burdino scrive:

    E’ stato un Grande uomo, per tutta la comunità Girifalcese.