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Maccarrunaru s. m., utensìle di cucina adoperato per fare la pasta in casa,mattarello.
Maccatura ( francese mouchoir ) s. m., fazzoletto.
Maiu ( latino Maius ) s. m., il mese di maggio.
Magularu ( latino magulus; greco magoulon màgoulon ) s. m., insaccato costituito dalla pelle del collo del maiale.
Maiatico ( latino Maius ) agg., di maggio.
Malogna ( latino meles e melis; melo melonis ) s. f., martora, tasso.
Malu ( latino malus ) agg., cattivo.
Maluna ( latino melo, onis ) s. m., popone, mellone, mellone d’acqua, cocomero; testa rasata, calva.
Majiddha ( latino magis ) s. f., madia.
Majisa ( latino maius ) s.f., terreno lavorato e pronto per le coltivazioni.
Mammina s. f., ostetrica.
Manchia s. f., parte non soleggiata.
Mancu agg. e avv., lato sinistro, non soleggiato; nemmeno.
Mandalieddhu ( latino mando ) s. m., chiavistello.
Mangiasuna ( francese ant. mangeoison ) s. m., prurito, voglia.
Mangraviti ( greco biz. Manklabites manclabites – ufficiale bizantino; dal tedesco markgraf ) n. p., ctr ai piedi di Monte Covello.
Manijara ( latino manus ) v., maneggiare, frugare, toccare e ritoccare, rovistare, cercare con insistenza.Fr.: No mmanijara cchiu! Non rovistare, non frugare ancora! No mmi manijara! No mmi toccara!
Manipula ( latino manus ) s. f., attrezzo manuale del muratore, cazzuola.
Manzu ( latino mansuetus ) s. m./agg., bove vecchio ed ingrassato; mansueto, docile, calmo. Fr.: Cornutu manzu! epiteteto offensivo.
Mappina ( latino mappa ) s. f., salvietta, tovagliolo.
Margiu ( arabo marg ) s. m., terreno incolto.
Marò ( greco mhros meròs ) s. m., adenite, infiammazione delle ghiandole linfatiche nell’ascella e all’inguine.
Marpiuna s. m., furbacchione, persona astuta, scaltra.
Marràma s. m., strame per la lettiera del bestiame, immondizie.
Maruggiu ( latino marra ) s. m., manico della zappa.
Masceddha ( latino maxilla; greco mascilh, maschile ) s. f., ascella.
Mastazzola s. f., mostacciolo, dolce di farina impastata con miele o mosto donde il nome.
Mastraccu/mistraccu s. m., pezzetto di legno con il quale si stringe la legatura di un fascio di…legna.
Matassaru ( latino metaxa ) s. m., utensìle con il quale vengono raccolti i filati.
Màzzara ( arabo mi’sarah ) s.f., la pietra che fa pressione sugli ortaggi conservati in salamoia; pendolo dell’orologio.
Mazzicana/u s. m. e f., grosso ciottolo.
Mazzuna/i ( latino mansuetus ) s. m., bove vecchio ed ingrassato. Fr.: Jisti a la ‘hera pemmu ti vindi li mazzuni?,sei andato alla fiera per venderti i buoi?, detto in modo ironico al nullatenente che si è recato alla fiera.
Mbijara ( latino in viam …ire ) v., andare verso, avviare/arsi, guidare/avviare gli animali, ordire la tela sul telaio.
Mbischiare/si v., mischiare, mescolare (le carte da giuoco); ingerirsi, intromettersi. Rifl. convivere, convivere more uxorio. Fr.: Tizio si mbischiau cu Tizia, Tizio convive con Gaia.
Mbordicara ( francese deborder ) v., uscire dai bordi, oltrepassare i limiti, mangiare smodatamente, oltre misura.
Mbra’hatu ( greco bragcos bran’cos oppure brekhos brekhòs ) agg., rauco.
Mbruasi ( latino Ambrosius ) s. m., Ambrogio.
Mbrus’hiara ( latino amburo ) v., abbruciacchiare.
Mbuddhagghiu s. m., tappo.
Mbuddhare ( latino im+bulla <are> ) v., bollare, apporre il sigillo; ostruire, otturare, tappare.
Mbulicara ( latino involvere ) v., avvolgere, avvoltolare, voltolare, avviluppare.
Meduddha ( latino medulla ) s. f., midollo, cervello.
Mentugara ( latino habere in mente ) v., nominare.
Merira ( latino mereo ) v., meritarsi, addirsi, confarsi, essere adatto. F.: Stu vestitu ti mera, questo vestito ti si addice, ti sta bene.
Micu ( dal latino DoMIniCUs ) n. pr., diminuitivo del dialettale Dominicu, Domenico
Minara ( latino minor ) v.,minacciare, menare, picchiare; dirigersi, dirigere.
Mingra s. f., capriccio, lamento, irrequietezza dei bambini.
Mìruaddhu ( latino merula ) s. m., merlo.
Misaluari/Misatari s. m.e f., mesaioli, nella fattispecie raccoglitori/trici di ulive.
Misconì ( greco misogunhs misogunes ) n. pr., da misogino, che odia le donne. Ctr di Girifalco.
Missermma ( francese monsieur+ma ) s. m., mio suocero.
Morzieddhu ( francese morceau ) s. m., colazione, panino farcito con interiora di vitello.
Mpacciara/si ( latino impaculare ) v., fare tardi, ritardare; preoccuparsi, assumere un fastidio.
Mpasciu, locz., catta mpasciu, cadde come corpo morto cade; se si cade fasciati si è impossibiltati a proteggersi.
Mpimparu ( greco pimprhmi pimpremi ) n. pr., scoscendimento argilloso in zona “ Ponte” di Girifalco.
Mpizzarsi v., accendersi, adirarsi, bruciacchiarsi le vesti.
Mpranzu/mpranzu ( latino pransus-prandeo ) modo di dire, colazione, pasto, pranzo. F.: Mpranzu mpranzu ni nda iamu, mangiato e bevuto ce ne andiamo, riprendiamo il cammino.
Mpresciara ( latino pressare ) v., sollecitare.
Mprescia ( latino parl. Pressiam ) av., in fretta.
Muaccu ( latino mucus, muccus; francese mouchoire ) s. m., muco, moccio.
Muarzu ( francese morceau ) s. m., morso, un po’, pezzetto, piccola quantità. F.: Dammi nu muarzu de pana, dammi un po’ di pane.
Mucatu ( latino mucidus, muctus ) agg., ammuffito.
Mundara ( latino mundare ) v., mondare, nettàre, pulire, sbucciare.
Mundizza ( latino immunditia ) s. f., sudiceria, sporcizia.
Mungipieddhu ( latino mons + arabo gebel =monte ) n. pr., il Mongibello cioè il vulcano Etna. Nell’accezione dialettale locale sta per il diavolo.
Munzieddhu ( latino monticellus; francese ant. moncel ) s. m., mucchio.
Mura ( francese mure ) s. f., mora sia del gelso sia del rovo.
Muraru ( francese murier ) s. m., sia la pianta di gelso sia un roveto.
Murghi ( greco amorgh amorghe ) s. f., morchia, la feccia/il residuo dell’olio.
Muscula ( latino muscula ) s. f., uncino, gancetto in cima al fuso.Uncino che viene messo al grugno del maiale per impedirgli di scavare.
Mustazzu ( greco moustakion moustachion ) s. m., mustacchio.
Mutaraiazzu ( greco metoikizo metoichizo ) locuzione., trasferirsi, cambiare casa, andare altrove.
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