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Abaggiur ( francese abat-jour ) s. m., paralume, coprilume, la lampadina del comodino a lato del letto.

Abbaddhara ( latino ad vallem ) v., avvallarsi, incurvarsi, piegarsi, cedere sotto un peso.

Abbisara ( latino ad-viso ) v., avvertire, minacciare; impegnare, per esempio, operai per l’indomani o per altra data.

Abbiverara ( latino ad-bibere ) v., irrigare, inaffiare; condurre gli animali all’abbeveratoio.

Abbiveratizzu agg., terreno irriguo.

Abbonare v., rinunciare alla restituzione di un credito; annacquare gli orciuoli, i barili e le botti perché si chiudano gli interstizi tra le doghe.

Abbonicunti !? avv., insomma.

Abbrazzara ( spagnolo abrazar ) v., abbracciare.

Abbuzzara ( latino bucca ) v., attaccarsi con la bocca ad una bottiglia o brocca e bere smodatamente.

Abbuscara v., procacciare, procurare; essere picchiato.

Abbuttara v., saziarsi a crepapelle, gonfiarsi, riferito sia a persone sia a cose, pieno come una botte.

Accattara ( francese acheter ) v., comprare, acquistare; partorire.

Accett a s.f., scure.

Accia ( latino apium; francese ache) s. f., sedano.

Accijatura s. m., rudimentale utensìle di legno sul quale vengono sminuzzati generi alimentari come carne, accia, verdura in genere.

Accianza ( francese chance ) s. f., occasione, opportunità, destro, affare. Fr.: Appi n’accianza e mmi l’accattai, mi si è presentata l’occasione e me la sono comprata.

Accombara ( latino accumbo, sdraiarsi, prendere posto a tavola ; greco kombos, combos, nodo) v., nella fattispecie non riuscire a mandare giù il boccone. Fr.: M’accombau, non riesco a mandare giù il boccone.

Acconzarsi v., acconciarsi, aggiustarsi.

Accucchiara v., accoppiare, accostare le coppie, riunire, raggranellare, avvicinare, avvicinarsi. Fr.: Accucchiu li piadi!, accosto i piedi!, agli ordini vostri!; A sordu a sordu accucchiau nu milione!, a soldo a soldo raggranellò, mise da parte un milione!

Acquazzina s.f., rugiada.

Addemurara ( latino demoror ; francese demeurer ; spagnolo demorar ) v., trattenersi, tardare, indugiare, fare tardi; riferito anche a generi alimentari che hanno perso la freschezza.

Addhucira ( latino ad lucem...) v., illuminare, fare luce.

Addhumara ( francese allumer ) v., accendere il fuoco, far luce, illuminare.

Addhunarsi ( catalano Adonarse ) v., accorgersi, recarsi in un luogo per informarsi, avere notizie, passare da qualcuno, fare un salto da…

Affruntara ( latino ire ad frontem ) v., incontrare, rimproverare, assalire.

Affruntata s. f., incontro; in particolare, a Girifalco, l’ incontro di Gesù Risorto con la Madonna, manifestazione religiosa che si svolge mattina di Pasqua.

Agghiu ( latino alium ) s. m., aglio.

Aggrippare ( francese gripper ) v., aggrinzire, incresparsi; abbruciacchiare.

Aggrugnara/si ( latino grundio/grunnio ) v., l’attaccarsi dei maialini alle poppe della scrofa; accostare i tizzoni per ravvivare il fuoco; addossarsi ad altri.

Aliare e alijara (latino halidiare e halare) v., sbadigliare.

Allampanatu agg., macilento, magro, trasparente come la luce di una lampada ( donde il termine ).

Allumara ( francese Allumer ) v., scorgere, avvistare.

Allustrare ( latino lustro ) v., lucidare, lustrare, voltolarsi nel fango. Fr.: I maiali si “allustrano” nel fango, i maiali si avvoltolano nel fango .

Ammagara ( latino magus ) v., ammaliare, incantare, irretire.

Ammagistrara ( latino magister ) v., ammaestrare, insegnare, dirigere, intromettersi in ogni faccenda con la presunzione di saper fare tutto.

Ammasunara ( francese à la maison ) v., far rientrare le galline nel pollaio.

Ammogghiara ( francese mouiller ) v., inumidire, bagnare; accelerare con regalie l’iter di una pratica …

Ammucciara ( greco mucos mu’hòs; francese mucher/musser ) v., nascondere.

Ammucciateddha s.f., gioco a nascondino, a rimpiattino.

Ammucciuni avv., di nascosto.

Ammunzzeddhara ( francese amonceler ) v., ammucchiare, ammassare, accatastare.

Amprara ( latino ampliare ) v., stendere il bucato al sole.

Ampressa-ampressa ( francese s’empresser ) modo di dire, invito ad affrettarsi, suvvia!

Anastasio ( greco anastasis anastasis ) n. pr., resurrezione; risorto. Cognome diffuso in Calabria.

Anchianara v., andare al piano di sopra, salire. Usato pure in modo equivoco riferendolo all’atto sessuale.

Annacarsi ( greco nakh, nake ) v., dondolarsi.

Annigrumara ( latino niger/nigrescere ) v., diventare nero, il cielo si copre di nuvoloni neri, sta per piovere.

Aparìra ( latino aperio ) v., aprire.

Appalorara v., prenotare, impegnare.

Appicciara v., accendere il fuoco, aizzare. Fr.: Appicciai u ‘huacu, ho acceso il fuoco. Appicciau na lita, promosse/accese un litigio.

Appiccicara v., accendere, incendiare, mettere/dare fuoco; affibbiare, appioppare, attaccare; suscitare una lite, un diverbio.

Appoiara ( francese appuyer ) v., appoggiare; termine usato in modo…equivoco.

Apprettare v., stuzzicare, provocare.

Appricara/rsi v., applicare/arsi, affibbiare; darsi pensiero, interessarsi, amareggiarsi.

Arciuamu s. m., Ecce Homo!

Argasìa ( greco ergasia , ergasia ) s. f., terreno lavorato.

Aria ( latino area ) s. f., aia, piazzale.

Arrabbattarsi v., arranciarsi, darsi da fare.

Arrancara ( rimanda ai saltelli della rana ) v., saltare; affacciarsi, fare un salto da…

Arrasara ( arabo arrada ) v., allontanare/si, scostare/si.

Arrasu avv., lontano, alla larga. F.: Arrasu sia! Alla larga! Teniti arrasu de chista gente, tieniti lontano da queste persone!

Arrestara ( latino restis ) v., fare trecce di cipolle.

Arribbeddhare/rsi ( latino re+bello ) v., mettere, portare il disordine, protestare, impensierirsi, preoccuparsi, allammarsi.

Arriedi ( francese arrière ) avv., dietro, indietro.

Arriggettara/rsi ( latino recepto ) v., mettere in ordine la casa, accudire la famiglia, prepararsi, mettersi l’animo in pace.

Arrittare ( latino arrectum pp di arrigo ) v., ergersi; l’alzarsi, il drizzarsi del pene.

Arrumbulara ( greco rombos , ròmbos trottola ) v., arrotolare, ravvolgere più volte.

Artietica ( greco arqriticos, artriticòs ) s. f., irrequietezza.

Assettarsi ( latino assedito/assideo/assido ) v., sedersi.

Assijara v., aizzare. Fr.: L’assijau lu cana, gli aizzò il cane.

Astrucu ( greco ostrakon ostracon ) s. m., pavimento di calce o di mattoni di argilla.

Astutara ( latino aestuo/uro ) v., spegnere. Nell’accezione originaria bruciare, ardere, ribollire.La vocale iniziale della voce dialettale è da intendersi quale “ alfa privativo” e quindi il significato di spegnere.

Attaccia ( francese attache e tache ) s.f., chiodo da scarpa con la testa larga.

Attroppicara ( spagnolo tropezar ) v., inciampare.

Atturrara ( latino torreo ) v., abbrustolire, tostare il caffè.

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